Il Regolamento Urbanistico individua gli edifici ed i manufatti di interesse storico in territorio aperto tramite apposita perimetrazione nelle tavole 1 e 2, comprensiva delle aree di pertinenza.
Per gli edifici ed i manufatti presenti nella cartografia del Catasto Leopoldino (1830), il Regolamento urbanistico contiene apposita schedatura raccolta nel DOSSIER C - Rilievo del patrimonio edilizio di valore storico nel territorio rurale e aperto, a cui corrisponde apposita perimetrazione denominata “Patrimonio edilizio di interesse storico oggetto di schedatura” e numerazione progressiva nelle tav 1 e 2.
Per gli edifici ed i manufatti che hanno conservato integralmente o parzialmente le caratteristiche originali, così come individuati nella schedatura si dovrà operare mediante interventi di restauro e risanamento conservativo; mentre per gli edifici ed i manufatti che risultano sostanzialmente alterati o privi di valore si potrà operare con interventi di ristrutturazione edilizia r1, r3a, r3b
Per gli edifici e manufatti di interesse storico architettonico non schedati nel Dossier C e individuati nelle tavole 1 e 2 del RU, si dovrà operare mediante interventi di restauro e risanamento conservativo, senza possibilità di cambio d'uso.
Qualora si voglia proporre un cambio di destinazione d'uso o una diversa categoria di intervento si dovrà obbligatoriamente predisporre apposita schedatura secondo il modello a tal fine predisposto e parte integrante del Dossier C. Tale schedatura dovrà essere approvata dal Comune che riconoscerà il grado di conservazione delle caratteristiche originali ed il valore storico.
Qualora la schedatura riconosca che i manufatti abbiano conservato integralmente o parzialmente le caratteristiche originali, si dovrà operare mediante interventi di restauro e risanamento conservativo. Tale schedatura andrà ad implementare il DOSSIER C .
Nel caso in cui dalla schedatura non siano più rilevabili i caratteri storici architettonici originari del complesso edilizio, si potrà operare secondo quanto previsto dal Capo II del Titolo III delle norme. Tale ultima tipologia di schedatura non costituirà implementazione sostanziale del DOSSIER C.
La domanda di valutazione deve essere depositata utilizzando il modello appositamente predisposto, corredata dalla documentazione tecnica in essa indicata.
A seguito dell'acquisizione del parere della Commissione Tecnica comunale, il procedimento si conclude con una Determinazione Dirigenziale con la quale si dispone che i fabbricati oggetto di schedatura entrano o meno a far parte del Dossier C del Regolamento Urbanistico in quanto meritevoli di essere tutelati per la loro valenza storico-architettonica e di testimonianza tipica dell'edilizia rurale locale.
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